L'Uno e il Molteplice, Laboratorio filosofico.

La pratica filosofica alla scuola elementare offre un valido metodo per indagare la realtà nelle sue forme.

SCUOLA

Keren Ponzo

2/19/20241 min read

Ma cosa è il pensiero?

Il pensiero si può definire in tanti modi: due definizioni che possono intervenire nel nostro caso sono pensiero convergente e pensiero divergente.

Pensiero convergente: è quel pensiero che attuiamo ogni qualvolta il problema è

conosciuto e la soluzione immagazzinata è consolidata. È un pensiero logico, lineare,

confortevole, sicuro; ci permette di rimanere in una zona protetta senza doverci sbilanciare.

È un po’ come navigare su rotte già battute, eseguibili a occhi chiusi. È un pensiero

conservativo.

Pensiero divergente: entra in campo quando ci troviamo davanti ad un nuovo problema da

risolvere, per il quale le procedure solitamente utilizzate non funzionano, bisogna inventare

una soluzione nuova, che consideri il problema da diversi punti di vista, che prenda in

considerazione strade non battute e produca soluzioni alternative. È il pensiero non logico, o

meglio, con una logica alternativa, creativo, di rottura degli schemi percettivi abituali. È un

pensiero esplorativo e generativo che porta a nuovi schemi e nuove idee. Porta a navigare su

rotte nuove, inesplorate.

L’uno e il molteplice: il Laboratorio con le Terze elementari

A partire dal lavoro svolto sull’osservazione della realtà che ci circonda potrà essere elaborato il concetto di unità e molteplicità: sulle tracce di Platone, potremo affrontare il mondo nella sua varietà e renderci conto che una quercia e un pino sono sempre alberi, che il disegno dell’albero di Luca è diverso da quello di Giovanna, ma è sempre albero, che Luca è diverso da Giovanna, ma è sempre una persona, e riscoprire la loro unicità nella differenza e l’importanza di rispettare e di aver cura (heideggerianamente detta) di ogni forma di vita.