Chi è il Counselor filosofico?

Keren Ponzo

9/24/20252 min leggere

Viviamo anni densi di cambiamenti, in cui spesso ci troviamo a fare i conti con incertezze, conflitti e decisioni difficili.
In questo panorama sta emergendo sempre di più la figura del Counselor.
Non è una figura che dispensa consigli dall’alto, ma un professionista che accompagna la persona a riconoscere ciò che vive, aiutandola a dare nome ai nodi della propria esperienza e a ripensarli in una prospettiva nuova. Nel dialogo ogni parola è accolta come traccia significativa: non viene giudicata, ma esplorata nella sua capacità di rivelare senso, così da restituire alla persona la possibilità di orientarsi con maggiore lucidità nelle proprie scelte quotidiane.
La radice da cui il Counseling prende forma si trova nel pensiero di Carl Rogers, che ha posto al centro della relazione l’autenticità, l’empatia e l’accettazione del cliente senza giudizio. In questa prospettiva il dialogo diventa un incontro reale, capace di ridare a chi parla la propria voce come risorsa e come orientamento.
Su questo terreno relazionale prende forza la filosofia, non intesa come patrimonio di nozioni, ma come pratica viva capace di interrogare significati, valori e categorie di pensiero. La filosofia offre strumenti per chiarire e mettere in discussione ciò che spesso diamo per scontato, e diventa il fondamento di un dialogo che si radica in un metodo fenomenologico: sospendere precomprensioni, rimanere fedeli a ciò che emerge, esplorare l’esperienza senza ridurla a schemi prefissati.
Il Counseling che si nutre di questo approccio non promette scorciatoie, ma apre spazi di chiarificazione. È un cammino in cui le domande hanno più valore delle risposte immediate, perché permettono di abitare l’incertezza in modo diverso, trasformandola in possibilità di crescita e di orientamento.
Pensiamo alle situazioni di conflitto, dove spesso la difficoltà non sta solo nei contenuti della disputa, ma nella mancanza di un linguaggio comune per affrontarla. Oppure alle fasi di transizione (le scelte professionali, i cambiamenti di vita, i passaggi familiari) in cui emerge il bisogno di abitare le motivazioni prima di agire. O ancora ai momenti di crisi, dove l’esperienza rischia di apparire muta e caotica: qui il dialogo filosofico può restituire ordine e possibilità di senso.
In un tempo che spinge a reagire in fretta, a semplificare ciò che è complesso e a ridurre ogni questione a un problema da “risolvere”, il Counseling filosofico (o meglio: il Counseling relazionale a mediazione filosofica) rappresenta un’occasione preziosa. Non propone ricette, ma accompagna a un diverso modo di vivere le domande. È un invito a dare voce ai significati taciuti, a ritrovare nel dialogo la forza di una responsabilità nuova verso se stessi e verso gli altri, a conquistare nuovi spazi di libertà.

Un nuovo progetto è nato con la nostra collaborazione!

Il corso di Counseling filosofico

è disponibile su www.cefom.it